LIPOFILLING MAMMARIO
Il lipofilling è il trapianto di tessuto adiposo prelevato da parti del corpo dello stesso paziente e trasferito a livello mammario. Permette di creare volume e di migliorare la qualità dei tessuti sottoposti a interventi demolitivi o con esiti di radioterapia. Migliora quindi l’elasticità, può ridurre la sintomatologia dolorosa cronica e migliorare gli esiti cicatriziali (cutanei, cicatrice, piano sottocutaneo e muscolare).
La Tecnica Chirurgica prevede tre fasi:
– prelievo: Il tessuto adiposo viene estratto attraverso cannule previa infiltrazione con soluzione di klein modificata;
– processazione: consiste nella “purificazione” del tessuto adiposo prelevato mediante centrifugazione, sedimentazione o processazione con macchine idonee;
– impianto: il tessuto viene distribuito a livello mammario mediante cannule di piccole dimensioni per favorire l’attecchimento della sede ricevente.
Spesso sono necessarie più sedute, in quanto non è possibile stabilire a priori quanto tessuto trasposto venga riassorbito dal nostro corpo. Il lipofilling può anche produrre un rimodellamento nella sede di prelievo, come avviene in una normale liposuzione.
Abitualmente è possibile fare la doccia il giorno dopo l’intervento. E’ necessario indossare una guaina contenitiva.
Le sedi più frequenti di prelievo sono: addome inferiore, fianchi, cosce e regione glutea.
INDICAZIONI
– asimmetria mammaria con aumento volumetrico di modesta entità;
– esiti di intervento di quadrantectomia e radioterapia (difetti volumetrici o retrazioni cicatriziali);
– trattamento di difetti nella ricostruzione mammaria dopo mastectomia, soprattutto in presenza di esiti da radioterapia, correzione del rippling o wrinkling. E’ la procedura di elezione nel caso di depressioni determinate da deficit tissutale. Può ridurre la durezza della protesi;
– liposostituzionedella protesi, ma l’indicazione è estremamente limitata;
– cicatrici: può migliorare l’elasticità della cicatrice e ridurre l’ipertrofismo.